Il mio blog ha affrontato il tema del ‘’moto’’, un tema con
svariate sfaccettature e multipli significati.
Partendo già dall'analisi del significato della parola, dalla sua origine e traduzione in altre lingue è emerso come ci siano due rami principali di questo
tema, quello più pratico e tecnico, inteso come movimento fisico, e uno
figurato, il moto interiore, il cambiamento, l’evoluzione.
Il
concetto di moto appare quindi come qualcosa di impossibile da imprigionare in
un'unica categoria e proprio per la sua accezione così sfaccettata, la sua
origine e la sua storia è varia e spazia dalle discipline scientifiche a quelle
filosofiche.
La
prima cosa che può venire in mente sono sicuramente le applicazioni dell’ingegneria e della fisica, la scienza cerca di definire il moto e le sue proprietà in modo
sistematico.
Tuttavia,
il moto non è solo questo, ho dunque preso in esame alcuni esempi della
letteratura, a partire dall'antichità, dove il moto che più incuriosiva era
quello dei corpi celesti, allora la mitologia lo spigava con la presenza delle
divinità, la filosofia lo faceva derivare all'Anima del mondo, puramente
razionale e in armonia. Arrivando a tempi più recenti, dove il moto è spesso
quello interiore, quello della forza dell’uomo, anche paragonata al moto dei
gravi. Il moto viene spesso raccontato come viaggio fisico, che si trasforma in
un percorso di evoluzione interiore, individuale o come società. In poesia il
moto, quello fisico e quello delle cose che ci circondano, diventa lo spunto
per gli interrogativi sul senso della vita e della natura.
Talvolta
il moto può diventare mezzo, tramite il quale trovare la vera essenza delle
cose, al di fuori delle cose stesse.
Nella
rappresentazione più diretta e figurativa, questo tema assume diverse forme, nel
medioevo, dove il moto attraverso i labirinti nelle chiese riproduceva il
percorso dalla penitenza all'espiazione, quindi il moto dell’anima verso la retta
via, fino al rinascimento, dove i labirinti nelle ville servivano all'uomo per
ritrovarsi e scoprirsi. In periodi più recenti questo tema viene sfruttato
continuamente, tramite le pubblicità, ma soprattutto il cinema, che fa del
movimento il suo principio e dove il movimento stesso, nel modo in cui viene
rappresentato, può portare allo scaturire di emozioni diverse.
Lontano dall'arte e dal mondo delle idee, c’è l’attualità, il moto come globalizzazione,
quindi come spostamenti continui di persone e merci, inquinamento e quindi
migrazioni, degli animali verso climi più adatti e, come in questo periodo, di
virus. Tracciando il moto di animali e di patogeni, possiamo tracciare il moto
dell’umanità, del nostro passato e probabilmente anche del nostro futuro.